Un lettore ci scrive: ho inoltrato un esposto-denuncia alla Procura di Barcellona P.G. nei riguardi di una nota Finanziaria (Banca) per palesi violazioni delle norme di tutela dei consumatori


—  Alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. per il tramite della Stazione dei Carabinieri di Milazzo (Me). La denuncia inviata anche all’Antitrust di Roma (Ente indipendente di tutela dei consumatori). Il lettore intende mantenere l’anonimato.

 

Oggetto: Esposto – denuncia contro…Omissis, Gruppo Mediobanca con sede legale e Direzione Generale a Milano.

La presente nella qualità di  Consumatore aderente ad SOS Utenti e come persona direttamente interessata per esporre e denunciare quanto segue:

 

Il sottoscritto OMISSIS… denuncia  di avere in corso con la banca…Omissis un residuo debito di 2 o 300 euro con la carta di credito…Omissis che possiede da vari anni per il quale sta pagando circa 50 euro al mese. Da qualche anno in qua però non riceve più (a parte un estratto conto cumulativo in chiaro inviato ad aprile dello scorso anno on line dopo lunghe mie richieste pregresse) gli estratti conto mensili previsti, nonostante i vari solleciti telefonici e via e-mail (si allegano 2 lettere di posta elettronica campione della banca nelle quali si dichiara che gli estratti conto sono in formato crittografato Pdf e dunque per me illeggibili e una mia lettera di risposta con la quale annuncio la revoca del rid bancario). Quanto sopra poiché crittografati vuol dire che sono leggibili solo con l’installazione, da loro consigliata, “quasi imposta”, di un dispositivo informatico che il ricorrente non possiede e che non gli è per nulla necessario). Diverse volte il sottoscritto per la vicenda qui esposta ha diffidato quella banca, anche con normali lettere postali, chiedendole di mandargli gli estratti conto dovuti per posta e in chiaro, come del resto facevano prima, ma senza esito; perseverano nella loro azione (di mese in mese) nonostante nessuno li abbia mai autorizzati a gestire la sua carta di credito on line col sistema descritto, omettendo l’invio di documenti contabili leggibili, abusando quindi proditoriamente della loro posizione e violando ogni norma dei diritti dei consumatori-clienti e utenti e la dovuta trasparenza: si ipotizzano per questo omissioni e abusi continuati in atti d’ufficio. Per tale situazione si richiede  l’intervento risolutore di codesta Procura per l’accertamento di eventuali reati,  violazioni di legge o quant’altro a danno del sottoscritto.

In relazione al presente esposto-denuncia, che a suo avviso esula dal normali ricorsi di arbitrariato (per reclami generici di tipo civilistico), il ricorrente fa presente di essere disponibile a fornire eventuali ulteriori ragguagli o documentazione se gli venissero specificatamente richiesti nella fase istruttoria, anche se ogni altra documentazione necessaria potrebbe fornirla, a richiesta di codesta spett.le Procura, la stessa Banca a cui è diretta la denuncia.

In fede.

 

Allegati:

Lettera campione della Banca e-mail del 04/06/2020

“                “                           “                            04/08/2020

Lettera di risposta alla Banca del sottoscritto in cui si annuncia la revoca del Rid  sul suo c/c ( poi revocato) per il pagamento delle rate mensili, cosa che non li ha fatto poi desistere per niente dal continuare a mandare ancora per mesi e mesi gli estratti conto crittografati.

 

Questa la notizia, ma al di là di questa situazione, esiste nel campo delle carte di credito (che si avvalgono anche del web) una specie di mafia (forse peggiore di quelle a cui pensiamo) gestita con ogni parvenza di legalità e di perbenismo da enti di fama autorevole (nazionale e internazionale) che però di fatto rappresentano un enorme marcio bubbonico che pervade la società: il tutto riguarda anche molti operatori delle telecomunicazioni e del settore energetico che coinvolgono gli utenti, loro malgrado, in truffe talmente subdole che fruttano loro miliardi e miliardi di euro e che nessuno persegue perché rappresentano i potentati economici di cui tutti parlano e che non sono solo riconducibili alle banche (anche). Un giorno ebbi a scrivere su queste cose un articolo interessante e molto letto così sintetizzato: “Se tutto è mafia nulla lo è”. Una massima antica e attuale che dice tutto perché le mafie sono dappertutto e hanno vasti poteri corruttivi a danno dei più deboli. A seguito delle risultanze delle indagini che la Procura espleterà per il caso del lettore se ci saranno novità e indicazioni sulla Banca di che trattasi e su altro noi le pubblicheremo con ampio risalto.

 

Articoli simili